Dall’antifurto alla protezione del veicolo e dei suoi passeggeri. Da LoJack una guida all’offerta

  • October 29, 2020
  • admin

La facilità nel violare e mettere in moto le vetture di nuova generazione, insieme all’utilizzo sempre più frequente di dispositivi hi-tech (tra cui anche i jammer) per ricercare, disturbare e sabotare i sistemi telematici di bordo, rendono decisamente ardua la sfida per proteggere efficacemente il proprio veicolo. L’utilizzo di sistemi che arginano o almeno rendono più complessa l’attività dei ladri può fare la differenza al momento del furto e nelle ore immediatamente successive. Ad oggi l’abbinamento della tecnologia in radiofrequenza con le soluzioni telematiche sembra essere la soluzione sul mercato più affidabile. Le quattro principali famiglie di antifurto presenti sul mercato sono: meccanici, elettronici, satellitari, radiofrequenza e la sua associazione alle funzioni telematiche.

  1. I meccanici sono quelli più tradizionali, semplici da usare e i più economici in assoluto. Consentono nelle diverse declinazioni di bloccare i pedali, lo sterzo, le ruote, ect… In alcuni casi si rivelano utili in quanto scoraggiano il ladro improvvisato, ma sono anche i più facili da neutralizzare da mani esperte e non segnalano all’esterno il furto in corso.
  2. Gli antifurti elettronici funzionano grazie a specifiche centraline installate nell’auto e sono di due tipi:
  • il modello a sirena, grazie a sensori collegati all’esterno (antifurto perimetrico) o all’interno (antifurto volumetrico) dell’auto, attiva una sirena quando percepisce specifiche vibrazioni o variazioni di volume (causate, per esempio dall’apertura di una portiera). Alcuni regolamenti comunali ne vietano l’utilizzo nelle ore notturne. Costo di circa 200€.
  • L’immobilizer, ormai di serie su molte le vetture, si attiva automaticamente nel momento in cui la speciale chiave codificata viene sfilata dal quadro, bloccando un elemento indispensabile per l’avvio del motore (solitamente la pompa del carburante) e impedendo di fatto all’auto di mettersi in moto. Questo dispositivo può facilmente essere disinnescato, al punto che molte assicurazioni rifiutano di stipulare polizze per le macchine che ne sono dotate.
  1. Gli antifurti satellitari sono composti da una centralina in grado di gestire un localizzatore GPS collegato alla rete di satelliti ed un modulo GSM che provvede a comunicare in tempo reale ogni movimento dell’auto allo smartphone del proprietario e a una centrale operativa, fornendo importanti informazioni come la posizione esatta, la velocità e la direzione di marcia. Grazie a questa tecnologia è inoltre possibile attivare a distanza il blocco totale del motore. È uno dei sistemi più avanzati anche se esistono situazioni ambientali (garage sotterranei, container) e device (jammer) che possono facilmente neutralizzare il segnale.
  2. Una soluzione arrivata di recente sul mercato abbina due tecnologie particolarmente affidabili:
  • la radiofrequenza non schermabile, in grado di rilevare i veicoli in posti nei quali gli altri sistemi sono meno efficaci (container, parcheggi sotterranei e garage) e che garantisce percentuali di ritrovamento pari al doppio della media nazionale, grazie anche al supporto di una centrale operativa sempre attiva e a di team sicurezza che ogni giorno coadiuva sul campo le Forze di Polizia. A breve questo sistema sarà ulteriormente integrato da un modulo GPS e GSM che coadiuverà la radio-frequenza, rendendola ancora più efficace.
  • i servizi telematici che rendono connessa la vettura e più sicuri e protetti anche i suoi occupanti grazie a una serie di funzionalità: dall’alert quando la vettura esce da un’area predefinita senza il proprietario a bordo, alla localizzazione del veicolo e alla verifica del chilometraggio, dello stato di carica della batteria, dei percorsi compiuti e dello stile di guida, fino alla manutenzione preventiva con la segnalazione al concessionario di eventuali avarie e malfunzionamenti del veicolo o incidenti per il necessario supporto meccanico e sanitario.

Un’ultima soluzione per bloccare le nuove tecniche di furto dell’auto attraverso sistemi hi-tech è il KeyJack, un “key e card protector”, costruito con materiali che si ispirano alla “gabbia di faraday”, a prova di cyber-ladri, in cui tenere al sicuro dalla possibile clonazione la chiave della propria auto quando non viene utilizzata.

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