Rinnovare al più presto il parco auto Per Unrae è emergenza

  • May 24, 2019
  • admin


“I numeri di aprile confermano il permanere di una certa difficoltà in Europa, soprattutto nei mercati britannico e spagnolo. Ma la situazione più difficile, nonostante il segno positivo nel mese, rimane quella italiana, con una flessione del 4,6% da inizio anno. Per giunta, nei primi 4 mesi del 2019 in Italia le emissioni di CO2 sono aumentate del 6,5%, e questo è effetto della campagna di demonizzazione sul diesel, che non risparmia – del tutto ingiustificatamente – nemmeno le modernissime motorizzazioni Euro 6”. È il commento ai dati delle immatricolazioni di auto in Europa di Andrea Cardinali, direttore generale dell’ Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere in Italia.
“Mentre ci si accanisce sulle nuove immatricolazioni con misure penalizzanti, si trascura il vero malato: un parco circolante vetusto, insicuro ed inquinante. La sua età media, con la crisi del 2008, è passata da 7,5 a 10,9 anni – il valore più elevato fra i major markets dopo quello spagnolo – e il trend non si è più invertito -continua Cardinali-. Con i ritmi attuali, per liberare le nostre strade dalle vetture ante Euro 4 servirebbero quasi 14 anni, e nel frattempo anche le Euro 5 saranno divenute archeologia industriale”.
“Il rinnovo del parco circolante deve diventare una priorità nazionale: è indispensabile – conclude Cardinali – che il Governo prenda provvedimenti in un’ottica di neutralità tecnologica, ed è necessario farlo ora”.

Share